Agricoltura: i giovani insistono “vogliamo rimanere in Basilicata”
“Un vero e proprio cambio di passo, attraverso un via libera alla nostra richiesta di scorrimento della graduatoria, pur consapevoli dell’attuale negoziato che si sta svolgendo per le assegnazioni delle nuove somme , relativo al prossimo biennio”. E’ l’invito rivolto dai 38 ragazzi della graduatoria 6.1 primo insediamento all’assessore regionale all’Agricoltura, Francesco Fanelli, a distanza di qualche settimana dall’incontro tenutosi in remoto con l’assessore e i dirigenti dell’Autorità di gestione del Psr Basilicata e dopo la nota attraverso la quale si ringraziavano gli stessi, ed in particolar modo l’assessore per la disponibilità mostrata nel lavorare alla verifica di soluzioni in merito alla questione sollevata . “Cerchiamo certezze sulla volontà politico/amministrativa di voler impregnare le somme necessarie allo scorrimento e tempi certi rispetto alla definizione delle varie tappe che porteranno alla definitiva risoluzione dell’annosa nostra richiesta. Ribadiamo ancora una volta – evidenziano i 38 giovani – ed in particolare in questo momento storico di grande incertezza economica e sociale, la necessità di sostenere attraverso lo scorrimento e l’elargizione delle somme previste noi giovani che abbiamo deciso tra mille difficoltà di investire nel campo agricolo e di mantenere vive le nostre aziende fiduciosi del sostegno da parte dell’organismo regionale e certi di non essere preclusi di un diritto che oggi purtroppo non viene concretizzato” . Non può e non deve accadere, lo ribadiamo ancora con forza, che diversi giovani con lo stesso punteggio siano finanziati e altrettanti nella stessa posizione in graduatoria siano esclusi. È assurdo. La disponibilità mostrata dalle associazioni di categoria, a cui va tutto il nostro ringraziamento per aver condiviso la nostra richiesta, e la loro disponibilità a lavorare fianco a fianco con l’Autorità di gestione nel ricercare soluzioni utili alla definizione del problema, ci inducono a chiedere con fermezza che la Regione si esprima positivamente”. I 38 giovani al momento esclusi dal beneficio economico, “nel ribadire che la dotazione economica utile al riguardo sarebbe di gran lunga inferiore alle previsioni ( viste le numerose aziende, con lo stesso punteggio, che hanno cessato attività) chiedono nuovamente un altro incontro all’assessore per verificare lo stato della verifica e la disponibilità della regione nel definire la questione sollevata”. “Confidiamo nello spirito di collaborazione e nella sensibilità del l’assessore Fanelli nel voler sostenere questi giovani che credono fermamente nelle istituzioni e vogliono continuare a lavorare e investire in agricoltura. Tuttavia, l’eccessivo protrarsi dell’attuale situazione di stallo in merito, o la volontà di non voler sostenere la nostra legittima richiesta – concludono- potrebbe significare l’eventuale decisione di valutare altre modalità di animazione e sensibilizzazione sul nostro problema chiedendo fin da ora alle organizzazioni di categoria il loro sostegno”.