LETTERA AL MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA, IMPRESE DI PESCA MARATEA
L’Associazione di Coordinamento Imprese di pesca del litorale Tirrenico Lucano, in
ottemperanza delle richieste specifiche della Capitaneria di Porto di Maratea contenute nella missiva
in oggetto e allegata alla presente, ed in particolare:
“si chiede di comunicare a questo Comando le modalità con cui vengono smaltiti i rifiuti speciali
prodotti a bordo, avendo cura di voler fornire riscontro entro 15 giorni dalla ricezione della presente.
Qualora non ancora provveduto, inoltre, si invitano le SS.LL. a dotarsi di registro di carico/scarico
rifiuti ed a voler custodire i relativi formulari così come previsto dal Testo Unico Ambientale (D.lgs.
n.152/2006)”,
chiede che la questione venga attenzionata dagli enti in indirizzo.
In particolare, come Imprese di piccola pesca costiera locale, categoria che ultimamente viene
messa al centro nelle questioni ambientali marittime, con specifici provvedimenti di autorizzazione
e di incentivazione della raccolta e del trasporto volontario di rifiuti, chiediamo come sia possibile
scaricare gli oneri addosso ai pescatori, considerato che in una scala di responsabilità, prevista dalle
norme vigenti, i soggetti deputati all’organizzazione della raccolta dei rifiuti sono chiaramente
identificati in Regioni, Comuni, Autorità portuali.
Specifichiamo che nelle more delle attività della piccola pesca, le ore di permanenza in mare
sono esigue e la produzione di rifiuti solidi urbani risulta quasi inesistente, (se non per volontaria
raccolta nelle attività postume al salpamento degli attrezzi da pesca) per quanto riguarda i rifiuti
speciali, un’attività di pesca produce, questi ultimi, solo in caso di manutenzione straordinaria delle
proprie imbarcazioni, queste vengono svolte pochissime volte all’anno e in cantieri specializzati che
già ne gestiscono gli oneri della raccolta e dello smaltimento.
Pag1Non comprendiamo, come sia possibile che in tutta Italia, viene chiesto e finanziato ai
pescatori (in vista dell’approvazione del disegno di legge “SALVA MARE” ormai in dirittura di
arrivo), la raccolta straordinaria dei rifiuti marittimi, ed a Maratea, invece, viene chiesto di farsi carico
degli oneri o non degli onori di tale attività.
Chiediamo infine di attivarsi per predisporre un vero piano per la raccolta e lo smaltimento
dei rifiuti conferiti in Area Portuale in modo da scongiurare eventi straordinari, che come ormai si
ripetono frequentemente, mettono in cattiva luce tutta l’attività turistica e non solo del Porto di
Maratea e vanificano, per colpa delle inadempienze della gestione della cosa pubblica, gli sforzi
fatti da operatori professionali e coscienziosi.
MARATEA Lì 31/03/2021