Lo smantellamento del 118 a San Nicola di Melfi è un segnale preoccupante
Mentre prosegue tra alti e bassi la campagna vaccinale e si iniziano a vedere i primi segnali di ripresa, continuano a giungere segnali poco confortanti dai territori dal punto di vista dell’organizzazione della sanità.
È stata la FIALS di Potenza a segnalare lo smantellamento della postazione 118 ubicata nell’area industriale di San Nicola di Melfi a partire dalla giornata di oggi. Tutto ad un tratto, un’area che conta un’utenza di circa 10000 persone alle quali andrebbero aggiunte anche quelle dei comuni limitrofi, si trova senza una postazione di riferimento per la gestione delle emergenze.
Di fatto si tratta di un presidio “salva-vita” la cui eliminazione dilaterebbe i tempi di intervento di circa 25-30 minuti. Un segnale poco edificante anche nei confronti delle migliaia di operai che in queste ultime settimane sono impegnati a fronteggiare le ombre lunghe dovute all’incertezza sul futuro prospettato dalle scelte imprenditoriali del gruppo Stellantis.
Altro aspetto che emerge è dovuto al fatto che questa decisione andrebbe ad impattare anche sulla riorganizzazione dei turni del personale del 118 che sembrerebbe non esser stato coinvolto in questo processo di riorganizzazione.
Purtroppo il covid ha monopolizzato tutto quanto concerne la gestione dell’assistenza sanitaria esaltando, d’altro canto, tutti i limiti di un sistema sanitario che è stato depauperato nel corso degli anni. La scelta di smantellare la postazione del 118 di Melfi sembra continuare nel solco tracciato di questi anni.
Gianni Perrino
Gianni Leggieri
Carmela Carlucci
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale