TOTAL è recidiva: si abbia il coraggio di procedere con la sospensione delle attività
Cambiano i governi nazionali, cambiano i governi regionali, cambiano i nomi dei ministeri, ma le fiammate e gli sforamenti degli impianti di estrazione petrolifera sul territorio lucano rimangono una tragica costante.
Purtroppo noi lucani, oltre ai tragici bollettini quotidiani sull’emergenza pandemica, dobbiamo tener conto anche dei bollettini sugli sforamenti dei giganti del petrolio che operano nella Valle del Sauro e in Val D’agri. È notizia di ieri che l’ARPAB, relativamente allo stabilimento TOTAL presente a Corleto Perticara, ha registrato importanti superamenti delle soglie di anidride solforosa e ossido di azoto: in particolare, per quanto riguarda le polveri, è stato registrato un superamento fino a 270 volte il limite orario. Per l’anidride solforosa il superamento è stato di 100 volte il limite orario e l’ossido di azoto di quattro volte il limite orario. Stando a quanto riportato sul sito di ARPAB, Total avrebbe reiterato la violazione di quattro prescrizioni AIA, in particolare le 10.3.10; 10.3.22; 10.3.27; 10.3.28.
Questo ennesimo episodio avviene a pochi giorni dall’annuncio da parte dell’Assessore Rosa di una sanzione di 30 mila euro, riferita agli eventi anomali verificatisi dal 14 al 18 gennaio. Rosa evidenziava che, alla base della contestazione, vi fosse la violazione dell’obbligo di una corretta comunicazione in quanto è stato impossibile valutare in maniera certa l’entità degli eventi e dei malfunzionamenti nonché verificare il rispetto dei valori limite e delle prescrizioni di carattere gestionale.
Ciò che lascia molto perplessi è la discrasia tra quanto afferma l’ARPAB e quanto, invece, dice l’Assessore Rosa: i rilevamenti degli inquinanti dichiarati da ARPAB, nelle motivazioni addotte da Rosa per comminare la sanzione, diventano impossibili da valutare nella loro entità: qual è la verità? Nei giorni scorsi abbiamo chiesto la documentazione che ha portato alla comminazione di questa multa, ma vista la recidività forse sarebbe il caso di procedere con una vera e propria sospensione delle attività dell’impianto TOTAL a Tempa Rossa.
È evidente che non si può andare avanti in questo modo: la Regione rischia di rendersi ridicola di fronte alla recidività del colosso petrolifero. Oggi abbiamo inoltrato una richiesta ufficiale per avere un consiglio monotematico sulla situazione di TOTAL a Tempa Rossa.
Da molto tempo stiamo spingendo affinché si discuta la nostra proposta di legge sui limiti emissivi, ma da parte della maggioranza ancora nessun feedback. Continueremo a sollecitare finché non se ne discuterà seriamente.
Ovviamente ci aspettiamo un forte segnale anche dal nuovo Ministro, Roberto Cingolani, perché la transizione ecologica dovrà tenere assolutamente in considerazione gli impatti sulla salute e sull’ambiente degli impianti di estrazione e pre-raffinazione del greggio presenti sul nostro territorio.
Gianni Perrino
Carmela Carlucci
Gianni Leggieri
Movimento 5 Stelle Basilicata – Consiglio Regionale